Procedura di opposizione del nome a dominio

In questo periodo storico, complice la nota pandemia, è diventato di grande importanza essere presenti nel web soprattutto nel caso in cui si abbia un’attività commerciale o si eserciti la libera professione.

Dall’altro lato, moltissime persone effettuano i loro acquisti on-line, cercano informazioni e recensioni sui luoghi da visitare, si confrontano con altri utenti sulla qualità dei servizi, e così via.

Il nome a dominio, pertanto, acquisisce una sempre più grande importanza strategica.

Ma facciamo un passo indietro. Cosa si intende per nome a dominio?

Definizione di nome a dominio

Un nome di dominio è una serie di lettere, numeri e simboli che si digita sul browser per accedere direttamente ad un indirizzo web specifico.

In caso di possesso di sito web, è quindi essenziale provvedere alla registrazione dello stesso in modo tempestivo.

Nel caso un terzo acquisti e utilizzi un nome a dominio in violazione delle norme di legge, è possibile agire in giudizio per ottenere la revoca o il trasferimento della registrazione del nome a dominio.

É, inoltre, possibile ricorrere a procedure alternative, come l’arbitrato irrituale o la rassegnazione dei nomi a dominio.

Come funziona la procedura di opposizione

Facciamo qualche esempio di procedura di opposizione del nome a dominio.

Alcune volte succede che terzi registrino nomi a dominio contenenti il nome di un marchio senza essere titolari di quest’ultimo.

Questi soggetti ovviamente sperano di avere un vantaggio economico dalla registrazione di un nome a dominio di proprietà altrui.

Il Registro Italiano dei nomi a dominio ha istituito la procedura di opposizione per aiutare i legittimi proprietari di un marchio o di un altro segno distintivo a rientrare in possesso del “proprio” dominio.

La procedura ha l’obiettivo di risolvere queste controversie, che possono nascere anche tra più soggetti che reclamano il diritto ad avere lo stesso dominio.

La procedura di opposizione si pone come alternativa al ricorso all’autorità giudiziaria e, in linea di massima, si svolge in tempi celeri e a costi relativamente contenuti.

Per avviare un’opposizione è necessario inviare una richiesta al Registro con le proprie generalità e l’indicazione del nome a dominio oggetto di opposizione e dei diritti che si ritengono lesi.

Se l’opposizione viene vinta, il dominio deve essere riassegnato.

La riassegnazione del dominio è una procedura simile alla normale registrazione: il legittimo proprietario del dominio (cioè chi ha vinto l’opposizione) deve scegliere un Registrar a cui chiedere di registrare il dominio.

Conclusioni

Come già detto, in altri articoli di questo blog, una volta scelto un nome per identificare la propria attività commerciale e/o i prodotti e servizi, è preferibile procedere con una ricerca di anteriorità per verificare che non siano già stati registrati marchi e, in generale, segni distintivi identici o simili, a quello per il quale si intende chiedere la registrazione.
In seguito sarà possibile procedere con la domanda di deposito del marchio e la registrazione del nome a dominio.

L'autrice

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Monica Cesareo

Sono un avvocato e mi occupo di marchi, modelli, brevetti, diritto d’autore, nomi a dominio, know-how, concorrenza sleale, contrattualistica, contenzioso civile e recupero crediti.
Ho conseguito la laurea in Giurisprudenza presso l’Università degli Studi di Milano – Bicocca.
I clienti mi trovano simpatica, allegra e positiva nella gestione delle pratiche e nell’affrontare le sfide che mi si presentano ogni giorno.

Monica Cesareo

Sono un avvocato e mi occupo di marchi, modelli, brevetti, diritto d’autore, nomi a dominio, know-how, concorrenza sleale, contrattualistica, contenzioso civile e recupero crediti.
Ho conseguito la laurea in Giurisprudenza presso l’Università degli Studi di Milano – Bicocca.
I clienti mi trovano simpatica, allegra e positiva nella gestione delle pratiche e nell’affrontare le sfide che mi si presentano ogni giorno.